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Santiago de Compostela.

Città (87.472 ab.) della Spagna nord-occidentale, nella provincia di La Coruña, capoluogo della Galizia; è situata a 264 m s/m., su un'altura isolata. È sede d'una importante università. • Econ. - Pur contando anche attività commerciali e industriali, i settori economici più floridi sono il turismo religioso e l'artigianato (articoli religiosi) ad esso collegato. • St. - Sviluppatasi dal IX sec. intorno al presunto luogo della sepoltura dell'apostolo san Giacomo (in spagnolo Santiago, protettore della Spagna), la città ospitò concili (810, 862, 899) e fu scelta come sede per l'incoronazione dai re Sancio e Bermudo II. Saccheggiata dai Normanni nel X sec. e distrutta dagli Arabi (997), fu ricostruita agli inizi dell'XI sec., soprattutto ad opera del vescovo Diego Gelmírez. La fama di S. come meta di pellegrinaggio si allargò a dismisura, e si costituì il famoso camino de Santiago (il nome fu attribuito alla stessa via Lattea), che univa Barcellona a Padrón, sull'Atlantico, e lungo il quale sorgevano ostelli e luoghi di assistenza per i pellegrini. Con la fondazione dell'università nel 1532 S. divenne uno dei centri culturali più vivaci della Spagna; l'attività commerciale conobbe una fase di declino verso la fine del XVIII sec. quando i traffici si spostarono verso la costa. • Arte - Nella città antica, medioevale, sorge la celebre cattedrale (1073-1128 circa), grande basilica a croce latina con tre navate. La decorazione della facciata, tra i più alti esempi del Romanico spagnolo, combina stili eterogenei, dovuti ai numerosi artisti di provenienza diversa che vi lavorarono (arte tolosana, aragonese di Léon e dell'Alvernia). Il cosiddetto pórtico de la Gloria (1188) conserva una serie di importanti sculture, opera di maestro Matteo. Nel XVII sec. nuovi importanti elementi intervennero a modificare la fisionomia architettonica della cattedrale: il pórtico de la Quintana e la torre delle campate, realizzati dall'architetto J. Pena, la torre del Reloj di D. Andrade e, infine, la facciata dell'Obradoiro, portata a termine nel 1749 da F. Casas y Novoa. L'Espejo, schermo ornamentale trasparente posto a protezione del pórtico de la Gloria e per dar luce alla navata, è un interessante tentativo di combinare strutture medioevali e ordini classici. Il chiostro in stile gotico fiorito (XVI sec.), l'archivio, la biblioteca e la sala capitolare completano le pertinenze della cattedrale. Altri edifici notevoli della città sono: il palazzo arcivescovile (secc. XII-XIII), l'Ospedale reale (1511), il collegio Fonseca (XVI sec.), i monasteri di San Martín Pinario, ricostruito nel XVII sec., e di San Pelayo (dove sono conservate sculture romaniche), la chiesa di San Francisco (XVIII sec.), il municipio e l'università, in stile neoclassico.